Perché oggi serve una strategia video (e come iniziare a costruirla)
- Dario Nava
- 24 set
- Tempo di lettura: 3 min
Questo articolo è stato ispirato dall'episodio del mio podcast Comunicare con i Video, voglio accompagnarti in un viaggio dentro quello che chiamo “ecosistema video”: dalla scelta delle piattaforme alla creazione dei contenuti, passando per la strategia, gli strumenti, e la formazione continua.
Una guida pratica per iniziare — anche da zero — a comunicare in modo efficace (e sostenibile) con i video.
Le piazze sono cambiate (ma servono sempre)
Una volta chi aveva un’attività cercava la piazza più trafficata. Il negozio davanti alla scuola, il bar vicino al mercato, la panetteria dove passa più gente. Oggi, quelle piazze esistono ancora, ma non bastano.
Le piazze moderne si chiamano YouTube, TikTok, Instagram, LinkedIn. Luoghi digitali dove la tua presenza – o assenza – decide se qualcuno scoprirà mai il tuo prodotto o servizio.
YouTube, ad esempio, è molto più di un canale per pubblicare video: è una delle principali fonti informative per l’intelligenza artificiale. Già oggi strumenti come ChatGPT leggono i video di YouTube, li riassumono, li suggeriscono. E nei prossimi mesi, questo cambierà il modo in cui le persone cercheranno (e troveranno) risposte. Se non sei lì, non esisti.
Dov’è il tuo pubblico?
Essere ovunque non ha senso. Devi capire chi è il tuo target e scegliere la piazza giusta per lui.
Se lavori in ambito B2B, LinkedIn è la tua casa.
Se parli ai giovani, TikTok è imprescindibile.
Se il tuo brand è visivo ed emozionale, Instagram è il tuo alleato.
Se vuoi creare autorità a lungo termine, YouTube è il luogo dove investire.
Ogni piattaforma ha il suo linguaggio, il suo ritmo, il suo pubblico. Serve strategia, non improvvisazione.
Le 3 aree fondamentali per iniziare
Strategia
La strategia viene prima di tutto.
Chi vuoi raggiungere?
Quali problemi risolvi?
Cosa vuoi far succedere dopo che una persona guarda il tuo video?
Senza strategia, ogni contenuto è un colpo nel buio. Nel mio percorso Video in 21 giorni, dedichiamo una giornata intera a costruire le fondamenta strategiche: pubblico, messaggio, obiettivi.
Produzione autonoma
Non tutti i video vanno fatti in studio. Anzi: la maggior parte dei contenuti che funzionano online deve essere semplice, rapido e replicabile. Ti bastano uno smartphone, un microfono e una luce. Serve sapere come usarli al meglio, certo, ma la tecnologia non è più un ostacolo.
Ecco perché insegno ai miei clienti a essere autonomi. Perché il video quotidiano, quello che entra nella routine del tuo pubblico, non può dipendere ogni volta da un videomaker. E no, non serve diventare Spielberg. Serve solo il giusto mix tra tecnica e metodo.
Social & distribuzione
Realizzare un video è solo l’inizio. Capire come funziona ogni piattaforma – dai formati alle logiche dell’algoritmo – è la chiave per farlo arrivare al pubblico giusto.
Instagram, TikTok, LinkedIn… sono in continua evoluzione. E come se non bastasse, oggi ci si mette anche l’intelligenza artificiale. No, non ti sostituirà. Ma può essere il tuo miglior assistente se impari a usarla: per scrivere caption, analizzare metriche, trovare idee.
La verità? Senza formazione continua, è impossibile restare al passo.
Investire ora per raccogliere dopo
L’Italia nel periodo estivo si ferma, rallenta. Tutti iniziano a pensare alle vacanze. Ma proprio per questo, l’estate è il momento perfetto per formarsi. Per prendere fiato. Affilare la lama. Prepararsi a un settembre che sarà decisivo.
Settembre è il vero capodanno del business.
E tu, che contenuti hai pronto per ripartire?
Se vuoi farlo con me, scopri il corso Video in 21 giorni.
Un percorso pensato per professionisti e imprenditori che vogliono iniziare a comunicare davvero con i video. In modo sostenibile. E strategico.
Perché oggi comunicare con i video non è un’opzione. È sopravvivenza.
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