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Come guidare il tuo cliente verso un cambio di paradigma (con un video)

  • Immagine del redattore: Dario Nava
    Dario Nava
  • 27 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

C’è una differenza enorme tra fare video e comunicare con i video. La vera leva non è la qualità tecnica, ma il modo in cui porti il tuo potenziale cliente a guardare il suo problema da un altro punto di vista.

In questo episodio del mio podcast “Comunicare con i Video” ti racconto la struttura narrativa più semplice ed efficace per farlo.Una struttura che uso ogni giorno, che consiglio ai miei clienti e che funziona, soprattutto se sei un libero professionista, un imprenditore o lavori in un’agenzia.


Per creare un contenuto video che funziona, puoi usare questa struttura:

  • 🎣 HOOK – Il gancio: cattura subito l’attenzione.

  • 📍 POINT A – Il punto di partenza: descrivi il problema.

  • 🧠 CAMBIO – Il cambio di paradigma: offri una nuova prospettiva.

  • 🚩 POINT B – Il risultato: mostra il “dopo”.

  • 📢 CTA – La chiamata all’azione.

Semplice da spiegare, meno da applicare… ma ti assicuro che può fare la differenza.


Il gancio iniziale (HOOK)


Se non prendi l’attenzione nei primi 1–2 secondi, sei fuori. TikTok, Instagram, YouTube... tutti i social funzionano così.Il gancio è ciò che ferma lo scroll.

E non serve fare i pagliacci. Serve essere rilevanti.

❌ Male:

“Ciao, sono Dario Nava, videomaker…”

✅ Meglio:

“Il tuo problema non è il costo. È che nessuno capisce quanto vale ciò che fai.”

Il gancio può essere:

  • una frase forte

  • un gesto che spiazza

  • una scritta a video

  • un elemento visivo insolito

Il tuo obiettivo è far dire: “Aspetta, sta parlando di me.”


POINT A – Il problema


Qui descrivi la situazione iniziale del tuo potenziale cliente.Quella in cui si riconosce.

Può essere una difficoltà, un’obiezione, un blocco.

🎯 Esempio classico:

“Mi piace, ma costa troppo.”

Questo è il punto dove devi mostrare empatia. Devi far capire che conosci il suo problema meglio di lui.


Il cambio di paradigma (CAMBIO)


Ed è qui che scatta la magia.Dai un piccolo spunto, un insight, un cambio di angolazione.Non stai ancora vendendo. Stai insegnando a pensare diversamente.

🎯 Esempio:

“Il problema non è il prezzo. È che non ti sei posizionato come investimento, ma come spesa.”

O ancora:

“Non serve fare video virali. Serve fare video UTILI per chi vuoi attrarre.”

Questo è lo snodo centrale del contenuto. Il momento in cui inizi a essere visto come guida.


POINT B – Il risultato possibile


Ora mostra il “dopo”.Cosa succede se la persona applica quello che hai appena detto? Che risultato ottiene?

“Quando inizi a ragionare in termini di valore generato, il tuo cliente non ti chiederà più lo sconto, ma ti dirà: ‘Quando iniziamo?’”
“Quando smetti di pensare al video come un vezzo e inizi a vederlo come un asset, ti accorgi che ti porta clienti.”

Devi fare immaginare il beneficio concreto. Il punto B.


La call to action (CTA)


È qui che chiedi un’azione.Ma attenzione: l’azione deve essere coerente con il valore che hai dato.

💡 Può essere:

  • Un “Scrivimi nei DM se vuoi una mano”

  • Un “Seguimi per approfondire questo tema”

  • Un “Guarda questo video tutorial”

  • Un “Prenota una call gratuita per capire se possiamo lavorare insieme”

Oppure, se stai creando contenuti più strutturati, puoi usare la CTA per automatizzare un flusso (come il classico “scrivi VIDEO nei commenti per ricevere la guida gratuita”).


Esempio pratico: “Prezzo o investimento?”


Prendiamo una delle obiezioni più comuni:

“Eh, costa troppo…”

🎯 POINT A: descrivo la situazione del cliente

“Hai trovato un professionista, ti piace, ma pensi che costi troppo.”

🧠 CAMBIO: ribalto il punto di vista

“Il problema non è il prezzo. È che stai ragionando da consumatore, non da imprenditore.”

🚩 POINT B: spiego il vantaggio

“Quando inizi a vedere i video come un acceleratore di business, ti accorgi che ti stanno facendo guadagnare — non spendere.”

📢 CTA:

“Vuoi capire che tipo di contenuti potrebbero funzionare per il tuo settore? Prenota una consulenza gratuita.”

Boom. Questo è un contenuto semplice, replicabile, ma potente.


Hook e chiusura: le parti più importanti

Lo ribadisco: la differenza la fa il gancio iniziale.È lì che vinci o perdi la partita.

Ma anche la chiusura è fondamentale.Una chiusura forte, che può essere:

  • un loop (il video si ricollega all’inizio)

  • una CTA netta

  • una domanda provocatoria

Per esempio:

“E tu? Hai mai pensato a quanto stai perdendo a non comunicare con i video?”


Creare contenuti che funzionano non è questione di fortuna, ma di struttura.E quella che ti ho condiviso oggi ti permette di:

  • attirare attenzione

  • generare fiducia

  • educare il tuo pubblico

  • ottenere risultati reali


Vuoi partire col piede giusto?

Puoi farlo con noi, in due modi:

📅 One Day All Rec: Una giornata insieme per creare 2 o 3 mesi di contenuti pronti all’uso e ti affianco per costruire una strategia video che ti rispecchia e converte



 
 
 

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