Come gestire le tasse se sei un creator o un influencer (senza impazzire)
- Dario Nava

- 2 ott
- Tempo di lettura: 3 min
In questo articolo estrapolato dal mio podcast “Comunicare con i video” con Pasquale Marseglia, commercialista specializzato in fiscalità per creator e nuove professioni digitali.
Insieme faremo chiarezza su tutto: partita IVA, codice ATECO, affiliazioni, regimi fiscali, fatture, sponsorizzazioni e anche sugli errori più comuni da evitare.
Questo articolo è puramente pratico, pieno di domande da farsi (e da fare al proprio consulente), pensato per chi vuole trasformare l’attività di content creation in un vero business.
Prima domanda: quello che stai facendo è un'attività occasionale o continuativa?
Questo è il primo grande bivio da affrontare. Molti creator iniziano a monetizzare “per caso”: una collaborazione qua, una percentuale da un link affiliato là, un TikTok Shop che inizia a generare qualche centinaio di euro. Ma quando queste entrate diventano regolari, anche se modeste, l’Agenzia delle Entrate può considerarle attività continuativa. E a quel punto, se non hai una partita IVA, potresti trovarti in situazioni spiacevoli.
Ecco una regola base: se stai guadagnando in modo ricorrente, aprire la partita IVA è il primo passo per metterti in regola.
Sì, ma con quale codice ATECO?
Qui entriamo nel campo delle sfumature. Il mondo fiscale italiano non ha ancora un codice ATECO perfettamente allineato alla figura del creator. Ma esistono soluzioni che funzionano, in base al tipo di contenuti che produci e al modello di business.
Pasquale ha spiegato che oggi i creator possono rientrare in diversi codici ATECO, ad esempio:
73.11.02 per chi si occupa di consulenza pubblicitaria
90.03.09 per attività artistiche varie (streaming, intrattenimento, performance)
oppure altri codici in base alla prevalenza dell’attività (es. formazione, comunicazione, produzione video)
Quindi non esiste un solo codice giusto per tutti. Serve una valutazione personalizzata con un professionista.
Cosa succede se guadagni con le affiliazioni, le sponsorizzazioni o TikTok Shop?
Qui entriamo nella vera giungla.
Molti creator ricevono bonifici da Amazon, TikTok, Shopify, aziende che vogliono una promo su Instagram o un video dedicato su YouTube.
Ogni tipo di entrata ha modalità diverse di fatturazione:
con o senza ritenuta?
verso un’azienda italiana o estera?
con fattura elettronica o meno?
in euro, in dollari o in criptovaluta?
Tutte cose che vanno analizzate caso per caso. L’importante è non improvvisare e tenere traccia di tutti gli introiti, anche se non emetti ancora fattura.
Pasquale è molto chiaro su un punto:
“Anche se il tuo conto corrente ti sembra ancora piccolo, il Fisco non guarda la cifra, ma la continuità. È lì che inizia il rischio di accertamenti.”
Che regime fiscale conviene a un creator?
Nella maggior parte dei casi, chi inizia da freelance può optare per il regime forfettario, che ha:
tassazione agevolata al 15% (o 5% per i primi anni)
niente IVA
niente ritenuta d’acconto
Ma attenzione: il forfettario ha dei limiti, tra cui:
tetto massimo di fatturato (attualmente 85.000 €)
no deduzione dei costi, quindi se investi molto in attrezzatura, editing, viaggi o pubblicità, potresti preferire il regime ordinario o aprire una SRL.
Ecco perché non c’è una risposta unica. Bisogna capire dove sei oggi… e dove vuoi arrivare tra 1, 2, 5 anni.
Le domande che ogni creator dovrebbe fare al proprio commercialista
Durante la puntata abbiamo raccolto una check-list delle domande chiave:
Posso iniziare senza partita IVA o devo aprirla?
Qual è il codice ATECO giusto per quello che faccio?
Come fatturo le sponsorizzazioni da aziende estere?
Le entrate da TikTok Shop vanno dichiarate?
Qual è il regime fiscale più vantaggioso per me?
Se vendo corsi o contenuti digitali, cosa cambia?
Conclusione: da creator a imprenditore
Fare il creator oggi non è più solo una passione.
È un’attività vera, con clienti, scadenze, investimenti e… tasse.
Ed è anche una grandissima opportunità.
Ma per coglierla, bisogna essere in regola, avere una strategia anche fiscale e saper gestire il proprio business come un imprenditore.
Se sei un creator alle prime armi, o anche se hai già iniziato a monetizzare ma non hai ancora parlato con un commercialista, fallo subito.
Vuoi ascoltare l’intervista completa con Pasquale Marseglia, la trovi sul mio canale YouTube o su Spotify, Apple Podcast e tutte le piattaforme.






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