L’autenticità vince sempre (anche sui social)
- Dario Nava

- 23 ore fa
- Tempo di lettura: 3 min
Negli ultimi dieci anni ho aiutato centinaia di imprenditori e professionisti a comunicare meglio attraverso i video. E se c’è una parola che ritorna spesso nelle consulenze, nei podcast, nei backstage e persino nelle critiche ricevute è questa: autenticità.
Sì, perché oggi viviamo un paradosso: tutti dicono di voler essere autentici, ma pochi lo sono davvero. E sui social, dove ogni filtro può trasformare una persona normale in un personaggio patinato, l’autenticità è diventata l’eccezione, non la regola.
In questo articolo ispirato dal mio podcast “Comunicare con i video”, insieme a Pierluigi Signore, content creator e formatore, abbiamo affrontato di petto questo tema. E' partito tutto da una convinzione comune: le persone si fidano di chi sbaglia, non di chi finge di essere perfetto.
Mostrare le imperfezioni non ti indebolisce. Ti rende umano.
Una delle cose che spesso consiglio ai miei clienti è questa: smettila di inseguire la perfezione. Non serve. Non ti avvicina al tuo pubblico, anzi: crea distanza.
Quando comunichi come se fossi infallibile, metti tra te e chi ti guarda una barriera invisibile. E le persone non si fidano di chi sembra troppo bravo per essere vero.
La verità? Tutti sbagliamo. E mostrarlo non ti sminuisce, ti avvicina. Ti rende riconoscibile. Ti rende “uno di loro”. Raccontare un errore e mostrare come lo hai risolto è spesso più potente di un tutorial perfetto.
Come rendere i contenuti autentici
Durante la chiacchierata con Pierluigi, abbiamo toccato diversi punti pratici per creare contenuti autentici.
Eccoli qui:
Parla come se ti stessi rivolgendo a un amico
Immagina di inviare quel video in un gruppo WhatsApp con i tuoi amici o con un cliente ideale. Usi lo stesso tono che usi in una call tra colleghi? Probabilmente no. Sei più diretto, più semplice, più umano.
Fai finta di parlare a una persona sola, non a un pubblico
Quando parli davanti a una camera, non c’è un pubblico. C’è una persona sola che ti guarda. Ed è a lei che devi parlare. Usa il “tu”, non il “voi”. Personalizza, non generalizzare.
Racconta anche quando le cose non vanno bene
I social ci hanno abituati a vedere solo i successi. Ma le persone si connettono con le difficoltà, non con i traguardi perfetti. Raccontare anche i momenti no, le sfide, le fatiche, crea empatia.
Usa strumenti semplici, ma bene
Non hai bisogno di una troupe per iniziare. Uno smartphone, un buon microfono e una luce naturale bastano per fare un contenuto credibile. L’importante è saperli usare, non avere l’ultima reflex da 3.000 euro.
Fai storytelling: racconta storie vere
Il modo migliore per parlare di te è raccontare le storie di successo dei tuoi clienti. Non dire “sono bravo”, fai parlare chi ha ottenuto risultati grazie a te. Questo è il famoso “viaggio dell’eroe”, ma l’eroe non sei tu. È il cliente.
L’autenticità è (anche) una strategia
Essere autentici non significa improvvisare. Significa progettare contenuti veri, ma coerenti con il tuo brand, con il tuo tono, con la tua identità. Significa sapere quando usare un video verticale fatto in camera tua, e quando prenotare uno studio professionale per raccontare una case history con più dettaglio.
Nel mio lavoro cerco di trasmettere questo: puoi iniziare subito, con quello che hai. Ma puoi anche evolvere, strutturarti, migliorare. Non è un aut aut. È un percorso.
Se vuoi davvero comunicare con i video, non pensare solo all’attrezzatura. Pensa alla relazione.
Racconta chi sei, mostra i tuoi limiti, celebra i tuoi clienti. E usa i social per fare quello per cui sono nati: mettere in contatto persone vere.
Se vuoi cominciare ma non sai da dove partire, scrivimi. Possiamo costruire insieme la tua strategia di contenuti autentici, umani ed efficaci. Perché oggi, più che mai, chi comunica bene, vince. Ma chi comunica vero… vince due volte.






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